Strade Bianche 2024, Matej Mohoric: “Pogacar ha dimostrato ancora una volta di essere il numero uno”
Matej Mohoric si mostra soddisfatto del suo quinto posto alla Strade Bianche 2024. Lo sloveno della Bahrain – Victorious non è riuscito a tenere il passo del suo connazionale Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che se ne è andato verso un trionfo in solitaria attaccando a 80 chilometri dall’arrivo, ma è comunque stato capace di non mollare fino alla fine guadagnandosi quindi una prestigiosa Top 5 in una gara non così congeniale alle sue caratteristiche, confermando grinta ed ecletticità che lo portano a ottenere risultati in corse anche molto diverse fra loro.
Nell’immediato dopo gara, il vincitore della Milano-Sanremo 2022 ha ammesso la superiorità di Pogacar, ai nostri microfoni, evidenziando anche come la mancanza di cooperazione tra il gruppetto degli inseguitori abbia condizionato lo svolgimento della corsa: “Era più forte di tutti gli altri. Quando se ne è andato per conto suo non c’è stata collaborazione nel gruppetto dietro in cui c’erano anche due o tre suoi compagni di squadra. Ha dimostrato ancora una volta perché lui è il numero uno del ciclismo da molto tempo”.
Mohoric adora la polvere della Strade Bianche, ma ha voluto sottolineare le differenze tra gli sterrati delle crete senesi e i percorsi delle competizioni gravel di cui è Campione del Mondo in carica. “Le gare gravel sono molto più tecniche e ci sono parti su sentieri single-track, quindi sono più simili alle gare di mountain bike che a quelle su strada – precisa – Questa corsa però è molto vicina al mio cuore, mi sono divertito, anche se oggi è stata veramente dura per tutto il tempo, speravo davvero in una partenza più facile”.
Il 29enne sloveno ha poi tirato le somme del finale di gara in cui ha provato ad attaccare i rivali negli ultimi chilometri, prima dell’arrivo in piazza del Campo, dopo essersi avvantaggiato con un altro manipolo nelle fasi finali della corsa: “Ho fatto del mio meglio, il podio era alla mia portata. Nel gruppetto degli inseguitori eravamo tutti più o meno allo stesso livello ed era molto difficile riuscire a fare la differenza, quindi il quinto posto non è un brutto risultato”.
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